venerdì 22 giugno 2012

Google acquista Meebo per migliorare G+

Google ha ufficializzato l'acquisizione di Meebo, il cui team andrà a rafforzare ulteriormente le risorse a disposizione del social network Plus.
I rumor erano in circolazione da diversi giorni ed ora giunge la conferma ufficiale: Google ha acquisito Meebo, gruppo operante nel settore della condivisione di contenuti online, per una cifra non meglio specificata. L’ultimo colpo del colosso di Mountain View ha quindi l’obiettivo di rinvigorire ulteriormente le risorse a disposizione di Google+, portando all’interno del Googleplex nuova forza lavoro dotata di una buona esperienza in tale settore.
Nata nel 2005 come società nota principalmente per lo sviluppo di un software di messaggistica istantanea compatibile con svariati protocolli (da Yahoo Messenger a Windows Live Messenger, da GTalk alla Chat di Facebook e così via), Meebo ha poi differenziato la propria attività lanciando alcuni tool per la condivisione nel Web, alcuni dei quali sono risultati particolarmente apprezzati. Tra questi figura anche una barra utile alla scoperta di nuovi contenuti, da integrare facilmente nel corpo delle proprie pagine, utilizzata ad oggi anche da alcuni importanti portali.
Secondo quanto riportato da AllThingsD, l’affare dovrebbe esser stato chiuso per una cifra vicina ai 100 milioni di dollari, benché nessuna delle due parti abbia confermato tale dettaglio. Ciò che è noto, però, è che Meebo nelle ultime settimane ha avviato un processo di snellimento del proprio parco dipendenti, con il licenziamento di circa il 90% degli sviluppatori attivi nella sede di New York. I restanti dipendenti saranno quindi inglobati all’interno del team che si occupa dell’evoluzione di Google+, come confermato anche dal gigante delle ricerche online.
A beneficiare dell’esperienza di Meebo potrebbe non essere il solo Google+, o almeno potrebbe trarne benefici non solo dal punto di vista dell’implementazione di nuovi tool per la condivisione. Da tempo infatti l’azienda si è dimostrata particolarmente attiva anche nel campo dell’advertising e l’ingresso in Google potrebbe essere la dimostrazione di come la società californiana sia alla ricerca di nuove soluzioni in grado di migliorare le proprie campagne pubblicitarie, con un occhio di riguardo alla sfera sociale.

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