lunedì 18 giugno 2012

Apple compra l’italiana Redmatica

Apple ha acquisito l'italiana Redmatica, software house attiva nella produzione di soluzioni per la registrazione e l'editing audio.
Nelle ore in cui la città di Correggio tremava sotto l’effetto dello sciame sismico che ha colpito l’Emilia Romagna, l’AGCM pubblicava un comunicato che porta proprio un’azienda di Correggio tra le braccia della Apple. Trattasi della Redmatica S.r.l., software house attiva nel mondo della musica, che viene così assorbita in parte dal gruppo di Cupertino portando tra le mani di Tim Cook lo sviluppo e la proprietà intellettuale maturati in questi anni. Tra le proposte del gruppo figura ad esempio GBSamplerManager, software per GarageBand iOS per iPhone e iPad.
Trattasi della seconda azienda italiana venduta a grandi gruppi USA negli ultimi tempi: il caso precedente fu quello di Glancee, quando la parte acquirente era un Facebook in prossimità dell’IPO.
Un gruppo di ispirazione internazionale, dunque, che nella realtà USA trova ora pieno compimento sulla base della cessione conseguita. Titolare unico dell’azienda è Andrea Gozzi. Ignota al momento la cifra a cui sarebbe avvenuta l’acquisizione. Sul forum del gruppo (“The Ultimate OS X Music and Audio Production Site”) si raccoglie in queste ore la rabbia dei primi utenti raggiunti dalla notizia, i quali temono di perdere soluzioni su cui avevano riposto la propria fiducia e che ora potrebbero cambiare natura una volta assorbiti definitivamente tra le braccia di Cupertino.
L’operazione porta nelle mani della Apple la totalità del gruppo (fatto salvo alcuni asset minori e non strettamente correlati all’attività di sviluppo) e l’AGCM ha offerto il proprio benestare al completamento dell’acquisizione in quanto nulla determina possibili ostacoli di natura concorrenziale. Nella fattispecie il controllo dell’Authority concerne i software DAW, ossia Digital Audio Workstation (applicativi per la registrazione e l’editing audio):
Nei software DAW, a livello mondiale il ramo d’azienda Redmatica detiene una quota inferiore all’1% mentre Apple detiene una quota pari a [10-15%] circa. In tale mercato sono presenti numerosi e qualificati concorrenti. In virtù di quanto considerato, si ritiene che nel mercato di riferimento l’operazione non avrà effetti pregiudizievoli per la concorrenza, non determinando modifiche sostanziali nella struttura concorrenziale dello stesso.

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