lunedì 26 novembre 2012

Linkedin mostra il profilo migliore


LinkedIn annuncia la riprogettazione della pagina di profilo per migliorare la gestione delle informazioni ed il coinvolgimento della community.
LinkedIn, il social network professionale più noto al mondo, ha svelato agli utenti le caratteristiche della nuova pagina di profilo che andrà a promulgare nei prossimi giorni all’intera community. Trattasi di un ripensamento generale della pagina per renderla più appetibile ed utile, così da invogliare all’approfondimento della singola professionalità incoraggiando il coinvolgimento.
Il profilo non è stato attivato automaticamente su tutti gli account, ma lo sarà presto: chiunque intenda velocizzare la procedura può farne esplicita richiesta attraverso l’apposito modulo informativo che dovrebbe comparire in queste ore sulla pagina di esempio citata nei paragrafi successivi dopo aver operato il login sul proprio account.
La nuova pagina di LinkedIn persegue tre obiettivi su tutti: consentire all’utente diraccontare davvero la propria storia, estendendo così il concetto di “curriculum” per trasformarlo in qualcosa di più concreto e comprensibile; consentire all’utente discoprire persone ed opportunità, così che il social network possa rivelare nuove dinamiche che vadano oltre la semplice descrizione di sé stessi e della propria storia; consentire all’utente di vivere un maggior coinvolgimento con il proprio network, stimolando gli scambi e le conoscenze per far emergere nuove opportunità. 
Durante la presentazione, il gruppo ha snocciolato una serie di numeri utili a dimostrare come la massa di utenti ed attività che circondano LinkedIn continui ad aumentare con costanza, il che rende la community una vetrina ed un contesto particolarmente proficuo per chi sta cercando di investire sulla propria professionalità alla ricerca di nuove attività, nuove opportunità e nuovi contatti. Nel giro di 3 anni il numero di utenti è passato da 32 milioni a 175 milioni ed oggi il social network è sempre più visitato anche in mobilità.Per toccare con mano quali siano i risultati di un cambiamento di questo tipo è sufficiente visitare l’apposita pagina di esempio prodotta da LinkedIn, ove vedere dal vivo le conseguenze del redesign. Una rivoluzione? No, ma un’utile evoluzione: una riorganizzazione generale che offre un design rinnovato, una pagina più pulita ed un impatto generale migliore nella struttura e nei dettagli. La nuova pagina focalizza al meglio le informazioni, evitandone la dispersione antecedente ed elaborando i dati per rendere più intelleggibile la natura del proprio network professionale. Attività, esperienza, interessi ed altre caratteristiche vengono così convogliati in appositi box e l’ordine della pagina consente un colpo d’occhio migliore sulle informazioni ritenute più interessanti.
LinkedIn crede di poter migliorare ulteriormente il proprio servizio e promette agli utenti di “lavorare” per loro anche quando non sono collegati. Migliorare il proprio profilo consentirà ora di mostrare il proprio profilo migliore, cercando su LinkedIn quelle dinamiche che social network quali Facebook e Twitter non sono in grado di sviscerare.

lunedì 19 novembre 2012

“Lo stato di Internet” non è l’Italia


Akamai Technologies pubblica il nuovo rapporto sullo stato di Internet nei paesi europei: l'Italia ne esce a testa bassa.
“State of the Internet”, “Lo stato di Internet”, è questo il nome del nuovo rapporto pubblicato oggi da Akamai Technologies: un report che fotografa le condizioni della Rete, delle infrastrutture dedicate alla connettività e le abitudini degli utenti di tutto il mondo. Lo studio fa riferimento al secondo trimestre 2012 e i dati riguardanti il nostro paese sono tutt’altro che rassicuranti.
L’Italia si piazza al nono posto in una classifica di cui andare poco fieri, ovvero quella relativa al numero di attacchi informatici, con il 2,1% in crescita rispetto all’1,9% del Q1 2012. A guidare questa particolare chart è la Cina (16%), seguita da Stati Uniti (12%) e Turchia (7,6%).
Pessime notizie in ambito banda larga: l’Italia frena nel secondo trimestre dell’anno, stabilizzando la quota di cittadini con accesso a linee veloci al 28%. Solamente il 2,6% dispone di una connessione high broadband, ovvero da oltre 10 Mbps. Servono dunque investimenti mirati e potenziamento delle infrastrutture, per uscire da una situazione stagnante che vede alcune zone ancora afflitte dalla piaga del digital dividePer quanto riguarda la penetrazione di Internet, si parla di un aumento del 10% circa in dodici mesi nel volume di IPv4 unici registrati, 665 milioni in totale provenienti da 242 paesi. Considerando che un indirizzo IP può essere condiviso da più utenti, il numero di persone connesse alla piattaforma di Akamai risulta superiore al miliardo. Parte della crescita è dovuta anche all’utenza italiana, aumentata addirittura del 25% in un anno e del 6% in soli tre mesi.
Scende del 3% in tre mesi (e del 4% in un anno) la velocità media del servizio sul nostro territorio, ferma a 4 Mbps e molto lontana dai valori di paesi come Svizzera (8,4 Mbps), Olanda, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia. Il picco medio più altro spetta alla Romania, con 38,6 Mbps. Non va molto meglio nemmeno in ambito mobile, con i network messi a disposizione dagli operatori telefonici che offrono una banda media compresa tra 1,8 e 3,09 Mbps, a fronte di velocità dichiarate di gran lunga maggiori.



lunedì 12 novembre 2012

Xbox SmartGlass: l’abbiamo provato



Abbiamo provato Xbox SmartGlass, l'applicazione che consente di controllare la Xbox tramite il proprio smartphone.

Da poche ore è possibile scaricare dal marketplace per applicazioni Windows Phone la nuova applicazione Xbox SmartGlass. Microsoft descrive così la novità:
Xbox SmartGlass mette in comunicazione il tuo Windows Phone con la tua console Xbox 360 per offrirti ricche esperienze interattive e contenuti unici relativi a ciò che stai guardando o riproducendo, proprio sul dispositivo che hai in mano. Interagisci con i tuoi programmi tv, film, brani musicali, sport e giochi preferiti e porta il telecomando a un livello del tutto nuovo.
La nostra prova è stata effettuata su Xbox 360 di prima generazione e Nokia Lumia 710. L’applicazione è disponibile a titolo gratuito e può essere scaricata fin da subito in versione 1.3.0.0 (3MB); sarò disponibile a breve anche per iOS ed Android.

La prova

A seguito dell’installazione, l’icona non sarà caricata nell’elenco delle applicazioni tradizionale, ma sarà conservata sotto l’hub Xbox al fianco degli altri giochi scaricati. Per poter eseguire l’applicazione è necessario anzitutto effettuare il collegamento tra lo smartphone e la console: è sufficiente avere una Xbox accesa e connessa al profilo Xbox Live ed al contempo cliccare sull’apposito pulsante di connessione che l’applicazione presenta fin dalla sua prima schermata.
Xbox SmartGlass consente un’esperienza fluida, benché serva qualche minuto di allenamento prima di comprendere al meglio come scorrere tra le varie schermate e tra i vari elementi della schermata. Il controllo dello schermo ha di per sé qualcosa di sorprendente, estendendo già a sensazione istintiva i margini di potenzilae che la Xbox trasmette. Come da indicazioni Microsoft, l’applicazione consente di:Una volta eseguita la connessione, è possibile andare sulla dashboard e portare l’app in modalità “telecomando”: lo schermo si oscurerà completamente presentando i pulsanti B (rosso), X (blu) e Y (giallo) in tre angoli dello schermo; la parte centrale diventa invece di fatto il trackpad con cui controllare l’interfaccia della console sia mediante spostamento del cursore (tramite trascinamento del dito sullo schermo), sia mediante selezione degli elementi (un semplice tap nella parte centrale del display dello smartphone, a cui farà seguito una piccola vibrazione a conferma del click).
  • esplorare la console Xbox 360 toccando e scorrendo con le dita
  • utilizzare la tastiera del telefono per digitare testi sulla console Xbox 360
  • esplorare il Web sulla console Xbox 360, utilizzando la tastiera e le funzioni di zoom
  • riprodurre, sospendere, far avanzare, riavvolgere e interrompere video e brani musicali sulla console
  • eseguire ricerche nel catalogo completo Xbox di musica, video e giochi
Per poter accedere al servizio SmartGlass è necessario possedere un abbonamento Xbox (gratuito). Alcune funzioni, quali Internet Explorer, sono accessibili solo per coloro i quali sono in possesso di abbonamento Gold (a pagamento).
Il controllo dell’interfaccia tramite il controller tradizionale appare più rapido, ma al tempo stesso più limitato. Lo smartphone introduce una tastiera ed apre al controllo di un maggior numero di funzioni. SmartGlass, insomma, è qualcosa di più, qualcosa che non sostituisce il controller, ma che offre un complemento. Sarà di sicura utilità per chi non vorrà considerare la Xbox come una semplice console, e vorrà adottarla come vero e proprio media center casalingo. Cosa in cui Microsoft spera per poter estendere ulteriormente la porta dei proprio Xbox Music ed Xbox Video.
Tecnico Informatico Verona

Leggi tutto: http://www.webnews.it/2012/10/26/xbox-smartglass-labbiamo-provato/#ixzz2AfoHaBT8

lunedì 5 novembre 2012

Apple alza il prezzo delle app. Anche in Italia


Modifiche ai prezzi minimi degli App Store in Europa: le applicazioni passano da un minimo di 79 centesimi di euro a 0,89 €.
Apple ha iniziato ad apportare modifiche al prezzo base delle applicazioni disponibili su App Store in diversi Paesi europei, Italia compresa. Mentre una volta era possibile acquistare un contenuto a 0,79 €, adesso il prezzo minimo sarà di 0,89 €. Dieci centesimi di euro in più per ogni app distribuita ai clienti di iPhone, iPad e iPod Touch.
In base a quanto riportato da MacStories, tale cambiamento influenzerà gli App Store di Italia, Spagna, Paesi Bassi, Portogallo, Grecia, Polonia, Germania, Francia, Belgio, Austria, Repubblica Ceca, Danimarca, Lussemburgo, Ungheria e Russia. I clienti europei che risiedono in tali territori dovrebbero iniziare a vedere i nuovi prezzi minimi proprio in queste ore.Klik hier!
Il report spiega inoltre che Apple potrebbe anche aver aumentato i livelli di commissione agli sviluppatori, che pare passeranno dal 30% al 40%. In alcuni casi, pare che tale percentuale venga arrotondata anche al 41%. Vi sono diversi fattori da considerare per un cambiamento del genere: innanzitutto, l’eurozona sta vivendo un momento di grave crisi economica e l’euro non è forte come un anno fa, di conseguenza anche i tassi di cambio sono cambiati in maniera significativa in questo lasso di tempo. Inoltre, fattore da non sottovalutare, in alcuni Paesi come l’Italia e l’Olanda l’IVA è passata dal 19/20% al 21%, e dunque Apple starebbe regolandosi a tali modifiche.
In definitiva, i nuovi cambiamenti in casa di Cupertino faranno sì che la clientela paghi un po’ di più per ogni contenuto acquistato in App Store, e che gli sviluppatori guadagnino leggermente meno dalle vendite delle loro applicazioni. La società guidata da Tim Cook ha anche iniziato a sostenere le valute locali per i diversi mercati: adesso gli indiani pagheranno in rupie e non in dollari, così come gli indonesiani; gli abitanti dell’Arabia Saudita pagheranno con i riyal, i sudafricani con il rand e così via.