venerdì 30 marzo 2012

Batteria del computer portatile, consigli parte 2

Come promesso la seconda parte dei consigli sull'uso della batteria. La seconda parte contiene alcune dritte su come ottimizzare la durata della batteria.

Riduzione della luminosità: maggiore è la luminosità dello schermo, maggiore è il consumo di energia.

Accensione, spegnimento: i moderni sistemi operativi offrono la possibilità di estendere la durata della batteria regolando il consumo energetico e le prestazioni tramite appositi programmi.

Dispositivi inutilizzati o indesiderati: spegnere tutti i dispositivi inutilizzati, come i dispositivi Wi-Fi, Bluetooth, questi dispositivi possono consumare notevolmente la carica della batteria. Evitare, inoltre, attività multimediali, quali giocare, ascoltare musica o vedere un film e disattivate tutte le periferiche esterne collegate al portatile.

Deframmentazione: l’Hard Disk del computer, è sempre in funzione quando il computer è acceso alla ricerca di dati in esso memorizzati, effettuare periodicamente la deframmentazione che ottimizza il posizionamento dei dati consentendo alle testine di lettura del disco di individuare le informazioni più velocemente e di ridurre lo spostamento delle testine da settori non contigui del disco. Questa operazione vi consiglio di farla esegire ad tecnico informatico.

Aumentare la RAM: se si nota un elevato grado di attività del disco rigido, durante l'uso normale, è possibile che il sistema non ha memoria RAM a sufficienza e compensa la mancanza affidandosi al disco rigido per la memoria virtuale. Aggiungendo più memoria al notebook, si utilizza di meno la memoria virtuale riducendo l’attività dell’Hard Disk. Anche questa operazione vi consiglio di farla esegire ad tecnico informatico.

Chiudere le applicazioni non utilizzate: utilizzare poche applicazioni per volta, i programmi utilizzano energia anche quando sono inattivi.

giovedì 29 marzo 2012

Batteria del computer portatile, come la usi?

Ho fatto un piccolo sondaggio tra gli amici che hanno un computer portaile. La domanda che ho fatto è molto semplice. Ho chiesto come ricaricavano la batteria. Il risultato? Quasi nessuno segue una procedura corretta. Per questo ho voluto scrivere una breve guida con lo scopo di aiutarvi nell'allungare la vita della vostra batteria.
La prima carica completa: per ottenere le migliori prestazioni, i produttori consigliano una prima carica completa della durata che dipende dalla capacità della batteria stessa.
Non caricare inutilmente: non lasciare inutilmente in carica la batteria quando è già completamente carica.
Non usare il portatile con batteria ed alimentatore allo stesso tempo.
Lasciare scaricare completamente la batteria una volta al mese.
Evitare gli stress termici è meglio evitare sbalzi di temperatura.
Stoccaggio a lungo termine Se si prevede di non utilizzare il computer portatile per un lungo periodo, rimuovere e conservare la batteria con una carica al 50% in un luogo fresco.

E voi come avete usata fino ad ora la vostra betteria? Per ulteriori chiarimenti chiedete ad un consulente tecnologico.
Continua.. a domani per il seguito.

mercoledì 28 marzo 2012

Google Play è senza dominio

Google ha presentato un esposto per veder espropriato il dominio googleplay.com all'attuale proprietario (giapponese) per violazione di trademark.
Google ha esposto il proprio reclamo contro il dominio GooglePlay.com. L’obiettivo è del tutto chiaro: appropriarsi di un dominio che può diventare estremamente scomodo poiché direttamente correlabile al nuovo “Google Play” che sta per diventare il nuovo ombelico della distribuzione di contenuti online del gruppo di Mountain View.
Il servizio Google Play è stato presentato nei giorni scorsi. In prospettiva dovrà diventare l’hub attraverso il quale Google distribuirà ebook ed applicazioni, musica e film, il tutto in un riferimento solo che va a sostituire i vari marketplace fin qui sviluppati. L’importanza del progetto (sebbene sia finora limitato: in Italia, ad esempio, consente soltanto la distribuzione di app sostituendo di fatto il precedente Android Marketplace) è del tutto ovvia ed è pertanto del altrettanto ovvio come Google intenda tutelare il nuovo progetto partendo in primis dal brand.
Il caso è archiviato al numero 1432449 presso il National Arbitration Forum ove andranno valutate le ragioni delle due parti. La denuncia sarebbe stata presentata il giorno prima rispetto al lancio del nuovo Google Play, nel tentativo di forzare la mano per far proprio il dominio. Trattasi peraltro di una mossa primariamente difensiva: Google Play è destinato al momento a rimanere un sottodominio di Google (play.google.com), ma la presenza di GooglePlay.com in mani altrui non può che essere un intralcio alle attività del gruppo. La presenza di “Google” nel dominio potrebbe essere la leva primaria a vantaggio dei legali di Mountain View, i quali tenteranno di veder riconosciuta la violazione del trademark del gruppo per poter sottrarre il dominio alla controparte.
Oggi GooglePlay.com è di proprietà giapponese (whois) ed è utilizzato esclusivamente per la pubblicazione di annunci pubblicitari. Rimane da capire se Google abbia tentato o meno un compromesso per l’appropriazione del dominio o se abbia agito in extremis dal punto di vista legale soltanto per una questione di segretezza (“Google Play” è stata una autentica sorpresa per il mercato) e di principio (per veder punito chi viola il trademark “Google” invece che premiarlo con transazioni economiche).

martedì 27 marzo 2012

Adobe, nuova patch per una falla del Flash Player

Il Flash Player ha ricevuto un nuovo aggiornamento il cui obiettivo è quello di correggere un'ulteriore falla di livello 2 scoperta nelle ultime settimane.

Il Flash Player è nuovamente al centro dell’attenzione dal punto di vista della sicurezza. Adobe, infatti, ha rilasciato da poche ore un nuovo update che ha l’obiettivo di correggere una falla potenzialmente pericolosa per gli utenti che utilizzano il celeberrimo strumento per la riproduzione di contenuti multimediali online. Ad essere coinvolte sono sia le piattaforme desktop (Windows, OS X, Linux, Solaris) che quelle mobile (Android).
L’ultima versione rilasciata, caratterizzata dalla numerazione 11.1.102.63, include al proprio interno dunque la risoluzione di una vulnerabilità relativa alla classe Matrix3D interna al Flash Player, la quale risulta essere potenzialmente veicolo di attacchi dall’esterno in grado di corrompere la memoria del sistema in uso e, in casi estremi, consentire ad eventuali malintenzionati di prendere il controllo del computer della vittima.
Benché ritenuta critica, la vulnerabilità scoperta da due membri del team di ingegneri assoldati da Google per scovare falle in altre applicazioni non risulterebbe al momento essere stata accompagnata da un exploit capace di sfruttarne i punti deboli e realizzare dunque strumenti utili ad effettuare attacchi. L’aggiornamento in questione, infatti, è stato etichettato come di “priorità 2″ in una scala che va da uno a tre: trattasi insomma di una versione da installare entro 30 giorni, soprattutto in contesti aziendali, ma l’invito è comunque quello di procedere all’update nel più breve tempo possibile.
Mediante un’apposita pagina Web è possibile monitorare l’ultima versione disponibile del Flash Player e confrontarla con quella attualmente installata sul sistema in uso, così da comprendere se sia necessario o meno effettuare l’aggiornamento. Qualora siano presenti update, questi ultimi possono essere scaricati dal sito Web di Adobe, con la pagina di download ufficiale che fornisce in maniera automatica la versione più adatta al sistema operativo utilizzato. Il tutto, chiaramente, in contesti desktop, mentre gli utenti Android possono procedere con l’aggiornamento automatico mediante il relativo Market.

Tecnico Informatico Verona

Leggi tutto: http://www.webnews.it/2012/03/09/adobe-patch-flash-player/#ixzz1odSdskPy

lunedì 26 marzo 2012

Facebook, arrivano le liste d’interesse

Facebook ha annunciato l'arrivo della lista d'interesse, una nuova funzionalità che permetterà di organizzare i propri interessi, con supporto ai feed rss.
Dopo aver offerto liste intelligenti e liste degli amici, ora Facebook introduce ai suoi utenti le liste degli interessi, un modo per organizzare e ordinare i propri interessi, ovviamente con supporto ai feed rss. Gli utenti potranno iscriversi a liste di interesse generiche afferenti, ad esempio, ad un argomento ampio come può essere lo sport, oppure temi più specifici come il campionato di calcio di serie A.
Le liste vengono create dagli stessi utenti del social network (possono essere pubbliche o private) e comprendono profili pubblici, ma anche sottoscrizioni o amici. Infatti, Facebook ha fatto sapere che le liste d’interesse sono separate da quelle degli amici, ma gli utenti potranno comunque aggiungere gli amici ad una lista d’interesse. Nel momento in cui un utente crea un elenco d’interesse, tutti gli argomenti principali di ciascun gruppo appariranno sulle sue news feed.
Il leader tra i social networking ha dichiarato che la nuova funzionalità sarà attiva entro le prossime settimane. Per certi versi, le liste d’interesse non differiscono molto dalle liste Twitter, che il sito di microblogging lanciò già nel 2009 come strumento per permettere agli utenti di organizzare tutti i loro disordinati contenuti all’interno di un feed e seguire i personaggi in base a determinati criteri, come “attori”, “sportivi” o “amici”.
Tuttavia, Facebook propone la nuova funzionalità più come uno strumento per seguire le notizie di una persona senza essere per forza amici o per tenere sott’occhio le notizie e raccogliere le informazioni di un utente o un argomento, senza necessariamente cliccare sul tasto “Mi Piace”. La scelta non sembra essere arrivata dal nulla, visto che recentemente un rapporto di Pew Internet Research ha dimostrato che gli utenti dei social network sono sempre meno amichevoli nei confronti di altre persone, il tutto anche a causa di preoccupazioni sulla privacy e timori per la sicurezza.
Le liste non fanno altro che estendere il ruolo del social network in una direzione maggiormente vicina a quella di Twitter e G+: Facebook non è più soltanto un riferimento per le “amicizie”, ma anche una interfaccia per seguire le attività altrui o, al contrario, per divulgare con modalità mainstream uno-molti. Una azione difensiva, insomma, che dota il network di quelle stesse funzionalità che parte dell’utenza ha finora cercato altrove.
Tecnico Informatico Verona

venerdì 23 marzo 2012

Nokia, smartphone idrorepellente

Il Nokia Research Centre di Cambridge dimostra con un video gli studi ed i risultati raggiunti per conseguire un obiettivo importante: rendere quanto più idrorepellente possibile la superficie di uno smartphone. La dimostrazione è effettuata su di un Nokia Lumia 710: l'obiettivo è quello di far sì che eventuale acqua in caduta sullo schermo possa evitare di "bagnare" lo stesso, ma scorra invece via rapidamente senza lasciar traccia.
Le immagini dimostrano come le gocce in caduta possano letteralmente rimbalzare sulla superficie grazie ad una nanotecnologia in grado di rendere più impermeabile il device. Ed è questa una tecnologia che sarà sicuramente presa in considerazione per le evoluzioni future dei dispositivi del gruppo.

Tecnico Informatico Verona

Leggi tutto: http://www.webnews.it/video/nokia-smartphone-idrorepellente/#ixzz1odO8YlLb

giovedì 22 marzo 2012

Negozio digitale, qualcosa di nuovo c'è.

La tecnologia può diventare il motore trainante per il businness di molte attività. Come? Investire in tecnologia non significa solo acquistare computer nuovi, molto spesso quelli che avete sono già più che sufficienti. Invece, per noi, investire in tecnologia vuol dire arricchire di contenuti quello che già avete.

Provate ad immaginare un negozio "digitale" dove la tecnologia sia un mezzo per attirare i clienti e fidelizzarli, per tenerli informati sulle offerte come sui nuovi prodotti, tutto in tempo reale.
La tecnologia è già disponibile e i costi sono decisamente interessanti. Non si tratta solo di una banale vendita via internet, molti propongono questi sistemi che, invece di attirare il cliente lo allontanano, si perde il contatto con il negozio con chi lo gestisce, con chi può consigliarci.

Chi hai un negozio sa bene di cosa parliamo, la crisi e la concorrenza (anche quella su internet) hanno costretto molti negozi a chiudere. Investire in tecnologia significa salvare il tuo negozio. La crisi non aspetta e tu? Chiama subito un consulente tecnologico.

mercoledì 21 marzo 2012

Apple: nano-SIM, ma come diciamo noi

Apple vorrebbe proteggere la nano-SIM con un cassettino simile a quello visto su iPhone. Nokia, RIM e Motorola si oppongono con fermezza.
Il Financial Times riporta che Apple sta ancora tentando di convincere i competitor nel settore degli smartphone affinché le nano-SIM diventino uno standard per tutti, ma alle sue condizioni. Un formato di scheda ancora più piccolo rispetto la micro-SIM vista su iPhone venne proposto da Cupertino nel maggio del 2011 come nuovo standard anche per la concorrenza, cosa che avrebbe permesso al colosso di realizzare dispositivi dal design ancora più sottile.
Il punto in comune è stato trovato e la nano-SIM potrebbe dunque trovare la via del mercato, ma c’è ancora un problema di fondo a dividere le parti. Ed è un problema relativo più al metodo che non alla sostanza.
Nokia, RIM e Motorola preferiscono evitare logicamente che la concentrazione di brevetti in tal senso finisca sotto il controllo di Cupertino, senza considerare peraltro che andrebbero riprogettati gran parte dei dispositivi in produzione per sottostare al volere della Apple. L’azienda starebbe cercando inoltre di aumentare in extremis la propria influenza all’interno della European Telecommunications Standards Institute per avere ragione su Nokia e l’impressione è quindi che sarà una battaglia all’ultimo voto.
Comunque vada a finire, la certezza è che il mondo della telefonia mobile si prepara a una nuova rivoluzione. Schede SIM ancora più piccole e sottili, che andranno conseguentemente a ridurre ulteriormente le dimensione e lo spessore degli smartphone futuri. In che forma, lo si scoprirà tra una settimana circa.

Quanto vale un'ora di un miliardario?

Descrizione: Mark Zuckerberg - imprenditore e fondatore di Facebook
Patrimonio netto: 28,4 miliardi di dollari
Età: 27
Ricchezza accumulata in ogni ora di vita: 120.074 dollari.
E' ancora lontano dall'Olimpo degli uomini più ricchi del Pianeta, ma il giovanissimo Zuckerberg ha ancora un sacco di strada davanti a sé.
Business Insider fornisce a proposito della ricchezza da lui accumulata nei suoi 27 anni di vita, un interessante elemento di riflessione. Nel 2007, prima che la crisi dei mutui subprime intaccasse le finanze di milioni di americani, il patrimonio netto medio negli Stati Uniti ammontava a 125.000 dollari. In altre parole, un'ora Mark Zuckerberg ha fruttato quanto l'intera vita di un americano medio. E il suo patrimonio potrebbe aumentare ancora grazie alla prossima Ipo di Facebook.


martedì 20 marzo 2012

Attivo il servizio mobile per smartphone e tablet TUTTO GRATIS


La pagina di TIV si arrichisce di un altro nuovissimo TAB. Questa volta abbiamo pensato agli amici che usano smartphone e tablet. Da qualche giorno è attivo il servizio di registrazione per dispositivi mobili che vi permette di restare sempre in contatto con la squadra, ovunque andiate.

Registrarsi è facile: basta accedere dal dispositivo mobile e aggiungere la squadra alla vostra mappa. I vantaggi sono veramente tanti: potete essere in contatto con la vostra squadra di esperti ovunque e se avete una domanda basterà chiedere direttamente dal vostro dispositivo.

In tanti hanno già attivato il servizio: REGISTRAZIONE GRATIS!

lunedì 19 marzo 2012

Megio gratis? qualche volta si.

In internet, per ogni esigenza, troviamo un ampia varietà di programmi, dai più famosi ai nomi nuovi, dalle versioni a pagamento a quelle gratuite. Come scegliere? Cosa installare sul nostro computer?

La scelta non è facile, e spesso si deve accettare qualche compromesso. Per prima cosa ci sembra importante ricordarvi di fare attenzione alla sicurezza vostra e del vostro computer.

Altro aspetto molto importante è l'utilizzo che ne farete, vi serve per lavoro? per casa? per la scuola? o per il tempo libero? Se la vostra esigenza è lavorativa, sarà importante valutare bene il rapporto prezzo/prestazioni, e spesso, la scelta porta ad acquistare prodotti costosi ma anche molto performanti. Diverso il caso per le necessità domestiche, dove certamente le versioni gratuite o economiche sono spesso le più gettonate.

A volte capita che in rete troviamo dei software gratuiti, tra le tante proposte alcune non sono niente male. Prima di buttare soldi acquistando programmi più o meno costosi  vi invitaimo a fare una chiaccherata, un confronto, perchè risparmiare si può, anzi si deve!

venerdì 16 marzo 2012

Usa, giro di vite sulle privacy: anche Google adotta il no-track button

Più note informative sull'uso dei dati personali e opzioni anti-tracciamento per i colossi di Internet. Prosegue e si intensifica il dibattito sulla tutela della privacy su Internet. Dopo che l'amministrazione Obama ha delineato una proposta con nuove linee guida che consentirebbero agli utenti di tutelare maggiormente i propri dati personali, i maggiori colossi tecnologici mondiali hanno acconsentito a garantire maggiore trasparenza nel trattamento dei dati di milioni di utenti.
In particolare, Google ha seguito la strada intrapresa da Mozilla, Microsoft e Apple nell'introdurre sui rispettivi motori di ricerca un "no track button", un pulsante anti-tracciamento, ovvero uno strumento che impedisce al sito di identificare e ricordare i dati personali, utilizzandoli in seguito per inviare pubblicita' mirate. Inoltre, Amazon, Apple, Google, Microsoft, Research in Motion (la canadese che produce il BlackBerry) e Hewlett-Packard faranno comparire maggiori note esplicative sull'uso dei dati personali quando l'utente scarichera' applicazioni.

leggi tutto: http://www.corrierecomunicazioni.it/it-world/13993_usa-giro-di-vite-sulle-privacyanche-google-adotta-il-no-track-button.htm

giovedì 15 marzo 2012

Quando è Facebook a copiare Google+

Facebook sta testando una nuova interfaccia per la visione delle fotografie sul social network: l'idea trae ispirazione da Google+.
Facebook è il leader assoluto del mondo del social networking ed in questa posizione ha due doveri: rimanere la miglior offerta sul mercato e al tempo stesso ridurre ogni possibile punto di vantaggio che la concorrenza possa maturare. Nasce probabilmente su queste basi l’idea di creare una nuova interfaccia che Facebook sembra sviluppare ispirandosi direttamente a Google+.
Al centro dei nuovi esperimenti di Facebook (le cui risultanze sarebbero apparse su alcuni profili nelle ultime ore) vi sarebbe l’interfaccia di visualizzazione delle fotografie sul social network. Trattasi di una pagina estremamente importante poiché in grado di moltiplicare le pagine viste grazie all’incredibile numero di foto ed album caricati dagli utenti durante la loro attività quotidiana. La scelta del team di Zuckerberg è stata quella di seguire l’idea che è stata di G+: dividere la pagina in due parti, con l’immagine a sinistra ed i commenti a destra. Così facendo si stimola la discussione relativa all’immagine, si evita di obbligare allo scrolling per vedere i commenti e si sfrutta al meglio lo spazio sullo schermo.
Facebook non sembra preoccuparsi dell’incredibile somiglianza tra la propria soluzione e quella del rivale ed anzi porta avanti anche un elemento ulteriore: lo spazio sotto i commenti, quando disponibile in virtù di un numero esiguo di interazioni, può essere arricchito con annunci pubblicitari. Così facendo Facebook andrebbe probabilmente a moltiplicare il numero degli spazi promozionali, aumentando così proporzionalmente gli introiti conseguiti (il passo tra design è monetizzazione è molto breve).
Trattasi ad oggi di un esperimento esteso a pochi utenti, ma i test in corso potranno molto probabilmente confermare la bontà dell’approccio. In questo caso entrambi gli obiettivi saranno stati conseguiti: l’interfaccia sarà stata migliorata, il vantaggio di Google+ annullato e tutto ciò con in aggiunta una opportunità di guadagno ulteriore. La giusta strategia, insomma, per una azienda che ha presentato il proprio biglietto da visita a Wall Street in attesa di un collocamento da 5 miliardi di dollari atteso per il mese di maggio.

mercoledì 14 marzo 2012

Sky Go, da oggi anche su PC e iPhone

Sky Go arriva anche su PC, Mac e iPhone. Un nuovo passo avanti per uno dei servizi più apprezzati della piattaforma satellitare di Murdoch.

Sky ha presentato i dettagli dei nuovi piani di Sky Go, il servizio che permette di usufruire di una parte dei canali dell’emittente satellitare su dispositivi mobile iPad, iPad 2 e Samsung Galaxy Tab 10.1 e 8.9. Sky Go è da ieri disponibile infatti anche su PC, Mac e iPhone: un ulteriore passo in avanti per una piattaforma che vuole ancora di più rivoluzionare il modo di guardare la TV satellitare.
Il servizio è dedicato ovviamente a tutti gli abbonati Sky, con una particolare differenza in termini di sovrapprezzo mensile rispetto il proprio abbonamento. Gli utenti Sky HD non dovranno infatti sborsare alcuna cifra aggiuntiva rispetto quanto annunciato in precedenza, mentre tutti gli altri, a partire dal mese di Aprile, avranno un piccolo sovrapprezzo di 3 euro se iscritti al piano Multivision, e di 7 euro in caso contrario. Purtroppo al momento ci sono diversi problemi al sito ufficiale Sky che non permettono a tutti di usufruire della novità, ma dal servizio clienti fanno sapere che le cose dovrebbero tornare alla normalità già nelle prossime ore.
Update: quanto traffico consuma Sky Go?
I nuovi dispositivi per usufruire di Sky Go sono iPhone 3GS, 4 e 4S, PC con sistema operativo Windows XP SP3 a 32 bit, Windows Vista, Windows 7 e Mac con OS 10.6 e 10.7. Per quanto riguarda il panorama Android, al momento non è prevista alcuna novità, a differenza di quanto accaduto nel Regno Unito: l’unica frangia dell’ecosistema Google in questo senso è rappresentata in Italia dai tablet Samsung Galaxy Tab 10.1 e 8.9.
Ogni abbonato ha limiti precisi nel numero dei device ricollegabili all’abbonamento in uso, ed in tal senso il regolamento parla chiaro:
È possibile abilitare alla visione di Sky Go fino a due dispositivi a tua scelta tra iPhone, tablet e PC. Se vuoi sostituire i dispositivi che hai abilitato con degli altri puoi farlo ogni 30 giorni.
I canali visibili sono in tutto 25 e si dividono in calcio, sport, news, serie TV, intrattenimento, bambini e documentari. Chiaramente potranno essere visualizzati solo quelli effettivamente legati al proprio abbonamento, dunque chi non è abbonato a Sky Calcio, ad esempio, non avrà la visione abilitata della partite di Serie A tramite Sky Go. Proprio quest’ultime, peraltro, non sono accessibili attraverso reti 3G o iPhone per limitazioni dettate da diritti di trasmissione. Per visualizzare i programmi su PC sono invece due i requisiti indicati:
  • Adobe Flash Player 10.3 o superiore;
  • Player Sky Go (scaricabile dal link proposto all’attivazione).
Per attivare il servizio, basta collegarsi al sito ufficiale Sky con le proprie credenziali d’accesso, selezionare il menù “Fai da Te” e aggiungere, all’interno dell’area “Arricchisci abbonamento”, l’opzione “Sky Go” alla sezione “Decoder e servizi”. La qualità dell’immagine migliora solitamente dopo i primi venti secondi di trasmissione, ma è chiaro che dipende dalla velocità di connessione cui è collegato il dispositivo.
Sky Go apre inevitabilmente una nuova era per l’intrattenimento digitale e la stessa piattaforma satellitare dimostra di voler reinventare la propria offerta per rendere più organica e pervasiva la presenza del servizio ovunque possa far comodo all’utente.



martedì 13 marzo 2012

Formazione digitale, ora si può.

Usiamo il computer sia a casa che al lavoro, ma quanto lo conosciamo? Quanto riusciamo a sfruttarlo?
Spesso l'utente medio non conosce molte delle potenzialità che un computer connesso ad internet può offrire. Quando poi parliamo di necessità lavorative, ovvero dell'uso del computer in azienda, si comprende bene come il livello di conoscenza dello strumento diventi di estrema importanza.

L'efficienza produttiva è la capacità di produrre con il minimo di scarto, di spesa, di risorse e di tempo impiegati. Investiamo nell'acquisto di nuovi computer ma ci dimentichiamo di chi poi li usa come se funzionassero autonomamente.

Nuovi programmi e nuove applicazioni usate come le vecchie versioni, eppure il nuovo ha veramente molte potenzialità e risorse da offrire. Perché fare fatica? Perché perdere tempo e soldi? Non sarebbe meglio investire in formazione? Ora si può, anzi si deve! La concorrenza e la crisi non aspettano e tu? Chiama subito un consulente tecnologico.

TIM, Vodafone, 3 Italia: tutti pronti per l’iPad

TIM, Vodafone e 3 Italia hanno ufficializzato la propria partnership con Apple per la distribuzione del nuovo iPad a partire dal 23 marzo.
Il nuovo iPad arriverà in Italia passando per tutti e tre i maggiori carrier nazionali: nel giro di pochi giorni tanto TIM quanto Vodafone e 3 Italia hanno infatti comunicato la propria partnership con la casa di Cupertino, candidandosi così a presentare offerte per catturare utenza tramite il nuovo iPad.
Il tablet non sarà in Italia prima del 23 marzo (l’esordio dei prossimi giorni è riservato soltanto a pochi paesi, dai quali l’Italia è rimasta esclusa), ma dovrebbero ormai essere alle porte le offerte con le quali i tre contendenti si sfideranno a colpi di abbonamenti per poter portare il tablet nelle case degli utenti. Rispetto al passato sarà interessante osservare, oltre alle offerte per il nuovo iPad, eventuali soluzioni per l’iPad 2 in quanto la versione da 16GB è destinata a rimanere sul mercato e potrebbe pertanto aprire ad opzioni low-cost particolarmente interessante per coloro i quali sono interessati a posare per la prima volta i polpastrelli sul tablet di Cupertino.
Tutti e tre i carrier hanno presentato le proprie candidature portando sui rispettivi siti ufficiali una finestrella sviluppata da Apple, ospitata sui server Apple (raggiungibile anche tramite link diretto) e pensata direttamente dal produttore per promuovere le caratteristiche principali della nuova produzione in arrivo. In particolare, lo schema preconfezionato dal team di Cupertino sottolinea i seguenti elementi:
  • Retina display
    «Con oltre 3,1 milioni di pixel, è il miglior schermo mai visto su un dispositivo mobile. E la grafica quad-core del chip A5X rende fluido e scattante tutto quello che fai sul nuovo iPad»: non a caso il gruppo descrive con un gioco di parole il nuovo iPad come “risoluzionario”;
  • Fotocamera iSight
    «Il nuovo iPad ha una fotocamera da 5 megapixel con ottica evoluta. E ora puoi anche girare fantastici video in HD a 1080p»;
  • Wireless di ultima generazione
    «iPad con Wi-Fi + 4G si collega in tutto il mondo alle reti mobili più veloci, fino al 4G LTE. Così puoi scaricare e-mail, video e musica in un attimo, ovunque ti trovi»: trattasi però di un aspetto controverso poiché, benché letteralmente la spiegazione Apple sia ineccepibile, in realtà l’Italia non può in alcun modo ambire al 4G LTE paventato nella scheda. Qui i motivi;
  • Oltre 200000 app create per iPad
    «Sull’App Store trovi app di ogni tipo e su qualsiasi argomento: lavoro, giochi, istruzione, news, cucina, social network e molto di più. Ne arrivano di nuove ogni giorno: scarica quelle che vuoi con un tap»;
  • iLife e iWork per iPad
    «iMovie, GarageBand e il nuovo iPhoto, le app della famiglia iLife, sono potenti, divertenti e facili da usare. E le app di iWork reinventano il modo di lavorare con documenti, presentazioni e fogli di calcolo. Le trovi tutte sull’App Store»;
  • iOS e iCloud
    «iOS è il sistema operativo mobile più evoluto al mondo, ed è il cuore di iPad. iCloud archivia i tuoi contenuti e grazie alla tecnologia push li invia in wireless a tutti i tuoi dispositivi. Senza che tu debba fare nulla: semplicemente, funziona».
«Sarà il tuo modo preferito di fare tutto quel che fai»: TIM, Vodafone e 3 Italia entro pochi giorni spiegheranno all’utenza italiana come e a quali costi.

Tecnico Informatico Verona

Leggi tutto: http://www.webnews.it/2012/03/10/tim-vodafone-3-italia-ipad/#ixzz1ot56qY4o

lunedì 12 marzo 2012

Facebook: Timeline obbligatoria dal 17 marzo

Su Facebook si segnalano attivazioni forzate della Timeline a partire da questa mattina: Il nuovo Diario dovrebbe essere obbligatorio dal 17 marzo.
Brutte notizie per tutti gli irriducibili del vecchio profilo Facebook: da questa mattina il social network di Mark Zuckerberg ha iniziato a rendere il nuovo Diario – la Timeline per chi preferisse la versione anglofona – obbligatorio. Non è dato sapersi se siano stati risolti o meno i problemi legali relativi al trademark sul marchio “timeline”, quel che è noto è invece il fatto che la nuova interfaccia sta ormai per entrare a regime.
Con un messaggio che poco spazio lascia al dubbio, Facebook ha attivato a molti utenti il Diario in modalità “Anteprima“, specificando come lo stesso sarà obbligatorio a partire dal prossimo 17 marzo:
Ti diamo il benvenuto nel tuo diario – Anteprima
In questo momento, solo tu puoi vedere il tuo diario. In questo modo potrai:
  1. Rivedi i contenuti del tuo diario adesso e aggiungi o nascondi ciò che vuoi.
  2. Cliccare su “Pubblica ora” oppure attendere che che diventi pubblico il 17 marzo.
Ottieni maggiori informazioni.
È quindi ufficiale: la Timeline di Facebook non tarderà ad essere pubblicata forzatamente per tutti gli utenti del social network più popolato del globo. L’anteprima messa a disposizione (da oggi al 17 marzo) consente a tutti di sistemare la propria pagina in anticipo, senza essere catapultati nella nuova realtà senza aver avuto il debito preavviso e tutto il tempo necessario per limare contenuti e presentazione. Ma non tutti gli utenti ne sono propriamente felici, considerato come negli ultimi giorni siano aumentate le “proteste virtuali” – soprattutto fra gli amministratori delle pagine portate recentemente al nuovo formato – di chi proprio non riesce a ravvisare comodità nell’innovazione di Facebook.
Fra gli entusiasti del Diario, i fanatici delle Copertine, ovvero le immagini di apertura poste nell’header del profilo, pensate per rappresentare al meglio la persona e consentire una miglior personalizzazione della pagina. Fra i detrattori, invece, coloro che trovano scomoda la suddivisione degli status tra la metà destra e sinistra della pagina, rendendo così difficile il criterio di cronologia sequenziale a cui il vecchio profilo aveva abituato. E non è tutto: il Diario rende fin troppo semplice viaggiare nel passato dell’utente, permettendo a chiunque con pochi click di andare a recuperare dichiarazioni che si pensavano morte e sepolte, di cui forse è meglio dimenticarsi l’esistenza.
Per chi fosse entrato nel panico a causa della sorpresa odierna di Facebook, Webnews ha da tempo stilato una comodissima guida per gestire al meglio la Timeline: dalla gestione dei contenuti alla copertina, passando per le impostazioni della privacy, a questo indirizzo tutto l’occorrente sia per neofiti che per utenti esperti.

venerdì 9 marzo 2012

Google +1 Mai provato?

Cos'è? Mai provato a fare +1? E' l'orignianle sistema di Google per dire Mi Piace. Lo troviamo in molti siti web, nei blog, sulle mappe di Google.
Fare +1 è semplice, per prima cosa dovete avere un account su Google, aprirlo è semplicissimo. I vantaggi sono molti, potete commentare, lasciare feedback, fare +1 e molto altro ancora, insomma tutto il mondo di Google in un solo account.

In molti lo usano già, si trovano molto bene, chi lo prova ne rimane soddisfatto, tra le mani avete uno strumento molto potente, avete la possibilità di premiare chi se lo merita, chi ha del talento.

giovedì 8 marzo 2012

Facebook: anche le aziende avranno la Timeline


Facebook aprirà nelle prossime settimane le prime sperimentazioni per estendere la Timeline anche alle aziende che portano il loro brand sul network.
Mentre Facebook provvede poco alla volta all’apertura della Timeline su tutti i profili privati del social network (operazione già precedentemente descritta nell’apposita guida), una nuova novità si appresta a far capolino nelle prossime settimane: l’estensione della Timeline anche alle pagine aziendali. Anche i brand e non solo le persone, insomma, potranno godere di una pagina nella quale tener traccia della propria storia e delle proprie offerte, il tutto secondo modalità ancora tutte da esplicitare.
AdAge ha rivelato la novità spiegando che il tutto dovrebbe essere annunciato e dettagliato il 29 febbraio in occasione dell’evento “fMC conference” evento previsto a New York. Secondo quanto emerso, la Timeline per i brand non sarà comunque una semplice riproposizione della Timeline personale: diverse le caratteristiche dell’account, diversa la natura del soggetto, diverse le esigenze comunicative. Quel che Facebook intende offrire è una pagina nuova, insomma, che prende spunto dalla Timeline per organizzare qualcosa di peculiare ed utile per il mondo business.
Ogni azienda potrà presumibilmente tener traccia di prodotti, iniziative e novità, potendo inoltre utilizzare l’immagine di copertina per meglio presentare il proprio marchio agli occhi del visitatore. Se è presumibile attendersi funzioni specifiche ulteriori, al momento non è però dato nulla a sapersi in proposito.
Facebook dovrebbe avviare la sperimentazione presso un piccolo gruppo di brand per poi estendere progressivamente il servizio (magari su base volontaria, così come successo inizialmente con le Timeline personali). A quel punto “essere su Facebook” assumerà un significato nuovo e differente: esserci soltanto non basterà più, perché una eventuale scarsa attività rimarrà segnata nel tempo facendo passare un messaggio potenzialmente negativo. Cosa che nessun brand può permettersi quando di fronte c’è una platea di 850 milioni di utenti. 850 milioni di potenziali clienti.
Tecnico Informatico Verona

Leggi tutto: http://www.webnews.it/2012/02/16/aziende-timeline/#ixzz1mY7bb7JM

mercoledì 7 marzo 2012

Vita da mamma

La tecnologia ci affascina, la usiamo ma spesso la conosciamo poco. Tra uomini e donne c'è una diversa sensibilità anche in campo tecnologico. In modo particolare le mamme, si preoccupano per i figli che usano il computer. Le domande che più di frequente sentiamo sono legate alla sicurezza dei minori quando navigano in rete e usano i social network.
Non potendo vietare l'uso del computer ai più guovani e non potendo essere sempre presenti al loro fianco, ci fa riflettere sulla necessità di dotarci di quei strumenti per tutelare e difendere i bambini e i ragazzi che usano internet.

Internet può essere sicuro, anzi lo deve essere! Se hai dubbi chiama subito un tecnico qualificato!

Tecnico Informatico Verona - per la sicurezza del consumatore.

martedì 6 marzo 2012

Brevetto Apple

Scoperto un nuovo brevetto Apple secondo il quale le suonerie dei futuri iPhone potrebbero adattarsi all’ambiente.
PatentlyApple ha riportato un nuovo interessante brevetto firmato Apple che questa volta descrive un nuovo sistema per gestire la suoneria del melafonino. In particolare l’invenzione permetterebbe di adattare la suoneria all’ambiente in cui ci si trova. Una soluzione molto utile soprattutto per evitare brutte figure durante riunioni o incontri importanti.
Secondo un pensiero comune, i dispositivi tecnologici dovrebbero servire a migliorare la nostra vita quotidiana, permettendoci di fare più velocemente determinate azioni o risolvendo dei problemi che si possono presentare nelle varie circostanze della nostra quotidianità. Tra queste vi è sicuramente la suoneria del nostro telefono che squilla rumorosamente con la nuova canzone del momento durante un incontro, mentre siamo a lavoro o a lezione a scuola.
Apple, attraverso un brevetto da poco scoperto, sta cercando di risolvere questo fastidioso problema attraverso l’inserimento, secondo quanto previsto nel brevetto, di particolari sensori che sarebbero in grado di percepire la situazione ambientale in cui ci troviamo, regolando di conseguenza il volume della suoneria. I sensori avrebbero diverse funzioni da svolgere, come ad esempio percepire i rumori, la superficie su cui il dispositivo è poggiato ed ancora capire se il device è tenuto in mano o meno.
Questa novità potrebbe anche avere delle importanti conseguenze per quanto riguarda i videogiochi, che al momento utilizzano l’accelerometro per determinare l’orientamento del dispositivo. In questo caso quest’ultimo potrebbe essere utilizzato per percepire dei movimenti esterni.

lunedì 5 marzo 2012

Come inviare risposte automatiche e predefinite con Gmail

Attivare il risponditore automatico non è solo una cosa da pigroni ma anche un modo di essere gentili e di dare un tocco in più di professionalità al blog. Tutto questo può essere fatto in GMail andando su Impostazioni > Labs > Risposte predefinite, mettere la flag su Attiva e andare in basso su Salva modifiche
risposte-predefinite-gmail
Adesso torniamo sulla schermata principale e clicchiamo su Scrivi messaggio vediamo che ci sarà un nuovo menù a discesa delle Risposte predefinite
risposta-predefinita
Clicchiamo su Nuova risposta per creare e salvare una risposta predefinita innanzitutto dandogli un nome. Quindi salviamo il messaggio che vogliamo inviare automaticamente
messaggio-risposta
Adesso vai su Impostazioni > Filtri e crea un filtro per i messaggi che arrivano dal blog andando su Crea Filtro. Si può per esempio inserire l'indirizzo email del modulo di contatto del blog
filtro-modulo-contatto
e andare al passaggio successivo dove selezionare Invia risposta predefinita e il tipo di risposta che si è editato in precedenza.
risposta-predefinita-gmail
Se qualcuno ti contatterà riceverà automaticamente la email che hai preparato. Un problema potrebbe essere quello che il risponditore automatico ha come mittente sempre l'indirizzo principale di GMail e non quelli aggiunti successivamente. Si può ovviare inserendo il risponditore in un altro account.

Tecnico Informatico Verona

Leggi tutto: http://www.guadagnareconadsense.net/2010/09/15/come-inviare-risposte-automatiche-e-predefinite-con-gmail/

venerdì 2 marzo 2012

Indirizzi e-mail, consigli utili.

segreteria@ facebook@ subscribe@ marketing@ amministrazione@ web@ office@ reservations@  reception@ booking@ social@ press@ blog@ casting@ contact@ guest@ ceo@ info@ news@ export@ customerservice@

Riconosci una parte della tua e-mail? Niente paura non sei vittima di spam. Chi riceve le tue e-mail però potrebbe non "gradire". Le e-mail che vengono inviate da questo tipo di indirizzi possono finire nella lista nera dello SPAM. Alcuni sistemi informatici di gestione delle e-mail possono associare a questi indirizzi un possibile tentativo di invio di posta indesiderata e c'è il rischio che il messaggio di posta non venga letto.

Per questioni di privacy o di istituzionalità, molte aziende, professionisti e anche privati non gradiscono una e-mail del tipo nome.cognome@ oppure altre forme simili come n.cognome@.

L'argomento è certamente complesso e abbraccia molte discipline come il marketing, la comunicazione, la sociologia, la psicologia, ecc. Non meno importante è però l'aspetto tecnico sul quale cerchiamo di darvi degli spunti, dei consigli.

La scelta di usare un indirizzo e-mail in "chiaro" ci identifica come individui. Il nostro essere individui, cioè persone reali e non entità astratte, gioca un ruolo importante anche a livello tecnico.

giovedì 1 marzo 2012

Facebook batte Twitter 8-1

Twitter conta circa 383 milioni di account, 4 milioni dei quali in Italia: solo un utente su tre, però, può essere considerato mediamente attivo.

Grandi potenzialità, grandi promesse, grande presenza sui media. Ma quando si leggono i numeri, la storia di Twitter sembra cambiare parzialmente di tono. E l’immagine è quella di un uccellino più magro di quanto non appaia nella cronaca di tutti i giorni, con una grande community piena di curiosità che ad oggi fatica però a produrre contenuti in massa.
Una scatola preziosa, ma parzialmente vuota. Ed un quadro generale da considerare nelle sue caratteristiche peculiari di network a 140 caratteri fatto di hashtag e retweet, VIP e follower, liste e breaking news.
I dati sono quelli di una ricerca francese firmata Semiocast: il report è basato sull’analisi di 383 milioni di profili provenienti da tutto il mondo e creati prima del 1 gennaio 2012.

Gli Stati Uniti sono innegabilmente il paese più rappresentato sul social network a 140 caratteri con oltre 100 milioni di account ed una rappresentanza pari al 28,1% dell’intera community Twitter. Seguono Brasile (33,3 milioni), Giappone (29,9 milioni), Regno Unito ed Indonesia. La Spagna è il primo paese europeo (in nona posizione) e nella top 20 è accompagnato da Francia, Olanda e Germania. L’Olanda ha però una caratteristica peculiare poiché si dimostra il paese in assoluto più attivo a livello mondiale con un 33% di tutto rispetto; seguono il Giappone (30%) e la Spagna (29%).
La situazione dell’Italia è stata proposta da Vincenzo Cosenza sulla base delle indicazioni provenienti dalla Semiocast:

gli italiani iscritti risultano essere 4,1 milioni (22esimo posto), mentre a gennaio 2011 erano 1,7 milioni. Tra settembre e novembre il 48% (1,97 milioni) si sarebbe connesso, ma solo il 25% (1,03 milioni) avrebbe postato almeno un tweet
In media soltanto il 27% degli utenti Twitter ha caricato almeno un tweet tra il 1 settembre ed il 30 novembre 2011. Se si considera il numero degli utenti che caricano contenuti in automatico, il numero degli utenti attivi sembra poter essere ancor minore, il che costringe a rivedere in buona parte i rapporti di forza tra il modo in cui Twitter appare ed i numeri che nella realtà produce.
Nel momento in cui Facebook sta per sbarcare in borsa ed il peso delle singole valutazioni si fa sempre più importante, anche Twitter deve fare i conti con la matematica. La quale ad oggi indica un dato preciso: sulla base dei dati Semiocast, nella migliore delle ipotesi soltanto un utente su tre è realmente attivo su Facebook. Il che restituisce ad oggi un rapporto di forza tra Facebook e Twitter pari a 8:1 (poco più di 800 milioni di utenti attivi contro poco più di 100 milioni).