lunedì 25 febbraio 2013

Esiste la concorrenza informatica? Come possiamo scegliere?

La concorrenza è alla base del libero mercato, il fondamento della moderna economia per garantire la trasparenza, la qualità e il prezzo dei servizi e dei prodotti che acquistiamo. In alcuni settori la concorrenza è un fatto compiuto, il cliente (azienda e/o privato) può scegliere (a parità di condizioni) da chi acquistare. In questo modo tutti gli operatori sono incentivati a fare sempre meglio con attenzione sia alla qualità che al prezzo.

Altri settori, invece, a danno del consumatore, di fatto non sono in effettiva concorrenza e così a nostro malgrado siamo costretti ad acquistare prodotti e servizio di scarsa qualità o dal prezzo non proprio conveniente.

Vi starete domandando quale sia lo stato di concorrenza del settore dell'informatica e dei computer, e fate bene! Questo settore è di fatto in regime di concorrenza, infatti potete scegliere dove acquistare il vostro computer, il vostro sito web, la vostra connessione internet e così molti altri prodotti e servizi potendo risparmiare sul prezzo.

Fin qui tutto bene, risparmiare è importante ma cosa stiamo acquistando e quali sono le caratteristiche e le differenze tra due o più prodotti in pochi lo sanno. Bisogna stare attenti a non prendere fregature non sempre risparmio e qualità vanno insieme.

La complessità dell'informatica e di tutti i suoi prodotti e servizi rende quasi impossibile riuscire a scegliere, ci vuole un esperto qualcuno che ne sappia. Ma trovare a chi rivolgersi può essere un'impresa altrettanto impossibile. L'offerta è molto ampia si va dall'autodidatta che si improvvisa tecnico ai veri professionisti che  hanno un diploma e si sono specializzati.

Come abbiamo più volte insistito e come il buon senso ci dovrebbe consigliare è meglio evitare gli autodidatti, persone inesperte che si improvvisano tecnici mettendo in pericolo la nostra sicurezza. La scelta, l'unica scelta è affidarsi a dei professionisti cioè chi dell'informatica ne ha fatto prima di tutto materia di studio e poi di lavoro.

La vastità dell'informatica e i numerosi ambiti in cui si dirama questa scienza (come avviene per lo specialista medico) ci fa intuire che i professionisti non sono tutti uguali e così anche per il computer ci vuole uno specialista per ogni esigenza. Il rischio, infatti, è di affidarsi ad un tecnico generico che sa un po' tutto ma non si è specializzato nel risolvere le specifiche problematiche.

Se pensate non ci sia speranza vi state sbagliando, una soluzione esiste ed è stata pensata proprio per venire incontro a questa situazione in cui molte persone non sanno proprio a chi rivolgersi. E' nata ed è cresciuta nel tempo una Squadra di tecnici ed esperti che si sono associati per consigliare ed assistere ogni esigenza offrendo un punto di incontro e confronto per tutti.

Per saperne di più visita www.tecnicoinformaticoverona.it la tua squadra di esperti.





lunedì 18 febbraio 2013

Nikon presenta nuove Coolpix e Image Space

Tecnico Informatico Verona fotografia Nikon Coolpix e Image Space


Sei fotocamere Coolpix, un super teleobiettivo, uno zoom grandangolare e un servizio per lo storage online di immagini e video: ecco le novità di Nikon.


Giornata ricca per quanto riguarda l’ambito fotografico. Dopo i dispositivi IXUS e PowerShot presentati da Canon, tocca ora a ben sei nuovi modelli che fanno il loro ingresso nella lineaNikon Coolpix, annunciati dal produttore giapponese con un comunicato ufficiale giunto in redazione: AW110, S31, L27, S9500, P520 e L820.

Un’ampia offerta dedicata a soddisfare le esigenze dei consumatori di ogni tipo: si passa da fotocamere dotate di una scocca impermeabile o resistente agli urti adatte agli ambiti di utilizzo più estremi, fino ad arrivare alle superzoom o ai modelli “punta e scatta”, pensati per chi non ha particolari competenze e vuole un’impostazione automatica di parametri come ISO, apertura, flash ecc. Alcune sono anche dotate di modulo WiFi per la connessione alla rete wireless domestica e ai dispositivi mobile, oppure del GPS per la geolocalizzazione di immagini e video. Ecco di seguito le caratteristiche principali riportate nelle schede tecniche.
Nikon Coolpix AW110: sensore CMOS da 16 megapixel, zoom grandangolare NIKKOR 5x (28-140mm), display OLED da 7,5 cm, scocca resistente a polvere, acqua fino a 18 m, urti e basse temperature fino a -10° C, modulo WiFi, GPS, ISO fino a 3.200, funzione BBS per la scelta dello scatto migliore, registrazione video 1080p. Disponibile nelle colorazioni black, orange, blue a camouflage.
Nikon Coolpix S31: sensore da 10 megapixel, zoom ottico NIKKOR 3x (39-87 mm), display LCD da 6,7 cm, scocca resistente all’acqua fino a 2 m, registrazione video 720p, interfaccia caratterizzata dalla presenza di pulsanti grandi, eliminazione automatica dell’effetto mosso e numerosi filtri da applicare con un solo comando. Disponibile nelle colorazioni pink, blue, white, brown e yellow.
Nikon Coolpix L27: sensore da 16 megapixel, zoom ottico grandangolare NIKKOR 5x (26-130mm), display LCD da 6,7 cm, registrazione video 720p, modalità Auto per l’impostazione automatica dei parametri di scatto, riduzione dell’effetto mosso, funzione Ritratto e slot per batterie AA. Disponibile nelle colorazioni black, silver, decorative purple, white e red.
Nikon Coolpix S9500: superzoom con sensore CMOS retroilluminato da 18 megapixel, zoom ottico NIKKOR 22x (25-550 mm), display OLED da 7,5 cm, modulo WiFi per la condivisione rapida dei file o l’interazione con dispositivi mobile, registrazione video 1080p e GPS per la geolocalizzazione. Disponibile nelle colorazioni red, black, silver e bronze.
Nikon Coolpix P520: superzoom con sensore CMOS retroilluminato da 18 megapixel, zoom ottico NIKKOR 42x (24-1.000 mm), sistema di riduzione vibrazioni a decentramento ottico avanzato, display LCD da 8 cm, modulo GPS, WiFi opzionale (con accessorio) e registrazione video Full HD. Disponibile nelle colorazioni black, red e silver.
Nikon Coolpix L820: superzoom con sensore CMOS retroilluminato da 16 megapixel, zoom ottico NIKKOR 30x (22,5-675 mm), display LCD da 7,5 cm, quattro diverse funzioni anti-mosso automatiche, registrazione video Full HD e slot per quattro batteria AA. Disponibile nelle colorazioni black, red e purple.

Le novità non si fermano però qui: Nikon presenta anche il super teleobiettivo AF-S 800mm f/5.6e lo zoom grandangolare AF-S 18–35mm f/3.5–4.5G ED, oltre al servizio Nikon Image Spaceche consente agli utenti di caricare e condividere immagini e video su server remoto. La piattaforma è già accessibile all’indirizzo NikonImageSpace.com.


GALLERIA DI IMMAGINI: IMMAGINI NIKON COOLPIX AW110, S31, L27, P520, L820
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lunedì 11 febbraio 2013

Nuovi materiali per un’elettronica più ecologica



La soluzione ai problemi ecologici derivanti dall'elettronica potrebbe giungere dall'Italia, in particolare da Trieste, grazie al cosiddetto DIPAB.
Tecnico Informatico Verona assistenza e riparazione computer hardware e software
L’enorme espansione che ha caratterizzato il mondo dell’elettronica di consumo negli ultimi anni ha portato con sé un problema di non poco conto: i materiali utilizzati per fabbricare PC, tablet, smartphone ed altri prodotti hanno infatti un impatto sull’ambiente decisamente negativo a causa del basso livello di riciclabilità che li caratterizza. Dall’Università di Trieste, tuttavia, potrebbe giungere presto una soluzione in grado di arginare sensibilmente il problema, grazie ad un nuovo materiale decisamente più incline ad avere il “pollice verde”.

Trattasi del diisopropylammonium bromide, materiale organico ferroelettrico dal nome decisamente complicato, noto anche come DIPAB. A scoprirlo sono stati Massimo Capone eGianluca Giovannetti, ricercatori presso il CNR e l’Università di Trieste, i quali hanno reso noti i risultati ottenuti in una pubblicazioni accettata anche dalla celebre rivista scientifica Science. Tale materiale presenta quindi caratteristiche compatibili con quelle dei principali materiali utilizzati nel campo dell’elettronica, con l’importante vantaggio di esser facilmente smaltibile.

Trattasi insomma di un materiale che dal punto di vista tecnico offre opportunità paragonabili a quelle già disponibili ad oggi sul mercato, ma che nel frattempo permette di ridurre i costi di produzione e l’impatto sull’ambiente. Il DIPAB potrebbe dunque essere la soluzione ideale per un’elettronica sempre più verde, soprattutto considerando il fatto che il processo di produzione ad oggi è caratterizzato ancora da una serie di errori che i ricercatori intendono correggere, permettendo così la realizzazione di materiali ancora migliori.«Un materiale ferroelettrico ha proprietà analoghe a quelle di un magnete in un campo elettrico, un sistema nel quale i dipoli elettrici tendono ad allinearsi» ha sottolineato Capone, il quale ha evidenziato anche come la produzione di DIPAB sia decisamente più semplice di materiali quali ossido di bario oppure ossido di titanio. Questi ultimi, infatti, richiedono processi di fabbricazione lunghi e complessi, mentre «non è questo il caso del composto organico nato nei laboratori, il quale può essere prodotto semplicemente da soluzioni acquee ed ha un impatto molto basso sull’ambiente».

Tecnico Informatico Verona

venerdì 8 febbraio 2013

RIVOLUZIONE DIGITALE: un nuovo modo di vedere le cose

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una vera rivoluzione, il digitale. Non mi riferisco però al DTV (televisione digitale terrestre) ma ad un fenomeno molto più grande che ha già profondamente cambiato il mondo e il modo di vedere le cose e che nei prossimi anni lo cambierà ancora più radicalmente.

L'inizio di questo processo è nell'avvento del computer, uno strumento nuovo in grado di lavorare sull'informazione come prima era inimmaginabile. Il computer si è prima moltiplicato e diffuso nelle aziende e poi in tutte le nostre case. Di pari passo si è diffuso anche internet il sistema che permette di collegare tra loro i computer formando la cosiddetta rete.

Il fenomeno è partito in sordina e persino snobbato da molti addetti ai lavori. Forse i tempi non erano maturi o forse non eravamo pronti al cambiamento che da lì a poco sarebbe avvenuto. I pochi che sostenevano e credevano nelle nuove tecnologie erano visti come visionari o pazzi. Ricordo la mia prima fotocamera digitale e ricordo a quanti dicevo che da lì a qualche tempo non si sarebbero più usate le pellicole e come non si sarebbe più sviluppato su carta centinaia di foto ma le avremmo conservate e viste sul computer. Restavano increduli a bocca aperta per poi liquidarmi con un sbrigativo: "ma tu che ne sai?!"

Ne sapevamo eccome! Avevamo capito anzitempo come sarebbe andata a finire e come noi lo avevano capito menti geniali come Steve Jobs fondatore di Apple, che ci ha lasciato in eredità le incredibili invenzioni che hanno segnato questi anni. Ma il cambiamento non è terminato, le trasformazioni che verranno a breve saranno ancora più incredibili.

Ripercorrendo la strada fin qui fatta ci accorgiamo come siano profondamente cambiate alcune delle cose più comuni. Proviamo a pensare alla discografia, da anni in crisi per il crollo delle vendite, oggi si acquistano i singoli brani di musica ci si costruisce la propria playlist con le canzoni preferite e le si ascolta sull'iPod e per i film è la stessa cosa come lo è stato per la fotografia e come lo sarà per la carta stampata e persino la televisione.

Se non ci credete non importa, le tecnologie che sostituiranno la carta stampata (libri, riviste, giornali, ecc) già esistono, i tablet come l'iPad è una di queste o come le SmartTV televisioni che si collegano ad internet come un normale computer che trasformeranno il modo di vedere i contenuti televisivi. E' solo questione di tempo.

L'era digitale è appena iniziata, quali e quanti altri cambiamenti ci saranno non lo sappiamo, ma una cosa è certa non dobbiamo farci trovare impreparati. Se non sapremo cogliere in tempo i segni del cambiamento e non cambieremo modo di vedere e fare le cose saremo destinate al declino.

LA TUA SQUADRA DI ESPERTI

lunedì 4 febbraio 2013

La sigaretta elettronica come funziona? Fa male?


La sigaretta elettronica, nuova “tendenza” dei fumatori che ambiscono ad abbandonare il vizio, suscita molte perplessità sulla sua reale efficacia e sulla sua pericolosità. Fa male? Non fa male? E’ la vera rivoluzione dei fumatori o solo una costosa bufala? La diffusione delle “e-cig” è un mercato in continua evoluzione. Solo in Italia si contano circa mille punti vendita, con un giro di affari che nel 2012 ha sfiorato i 300 milioni di euro, secondo i dati dell'Associazione Nazionale Fumo Elettronico A.Na.F.E.

Come funziona la sigaretta elettronica? Si tratta di un dispositivo dotato di una batteria ricaricabile che consente di inalare vapore, diminuendo il rischio cancerogeno per la quasi totale assenza di catrame e di monossidodi carbonio. La sigaretta elettronica sta avendo un enorme successo per diversi motivi: da un punto di vista del sapore (aroma del tabacco classico con possibilità di scegliere il proprio gusto preferito), da un punto di vista visivo e gestuale e anche perché, essendo di fatto vapore aromatizzato, l’uso delle e-cig è consentito in tutti i locali pubblici. Le cartucce delle e-cig si ricaricano e possono prevedere al loro interno anche della nicotina, con percentuali diverse, in base alla scelta fatta dal fumatore, oltre a differenti aromi possibili (menta, vaniglia, liquirizia, caffè, ecc.). Per funzionare, la sigaretta elettronica scalda un liquido che diventa vapore - composto da glicole propilenico e glicerina vegetale - non dannoso per l’organismo umano. L’attivazione può essere manuale o automatica, attraverso un pulsante o direttamente tramite l’aspirazione.

Il costo per iniziare a fumare le e-cig si aggira intorno ai 50-60 euro, con variazioni sul prezzo in base al modello, alle ricariche, all’aroma, alla quantità di nicotina presente. Chi sono i fumatori elettronici? Secondo i dati dell’ A.Na.F.E, gli “svapatori” in Italia sono circa il 2% e, tra questi, il 50% ha tentato inutilmente di lasciare il vizio del fumo ed è ricorso alla sigaretta elettronica per limitare i danni. Il 30% di questi, poi, fuma abitualmente l'e-cig da oltre un anno e, tra i restanti, ci sono quelli che hanno cominciato a fumarla solo per seguire una moda del momento.

Per quanto riguarda i rischi per chi fa uso delle e-cig, l’Istituto Superiore di Sanità ha bocciato le sigarette elettroniche, affermando che quelle contenenti nicotina “sollevano preoccupazioni per la salute pubblica”. L’A.Na.F.E, in sua difesa, ribadisce il concetto che le e-cig non sono state messe in commercio con il nobile scopo di far smettere di fumare, ma come una valida alternativa al fumodi tabacco. Infatti, sul proprio sito, l' A.Na.F.E scrive che, grazie alla sigaretta elettronica, i fumatori possono ottenere “notevoli potenzialità sociali e sanitarie per ridurre i rischi connessi al tabagismo e ai prodotti tossici nocivi normalmente presenti nel fumo di tabacco”. Sulla pericolosità o meno delle e-cig e dei suoi effetti, quindi, bisognerà attendere la conclusione degli studi.


ATTENZIONE: questo articolo (vedi fonti) viene proposto solo ed esclusivamente come tema di discussione e non costituisce indicazione medica-scientifica ne promuove l'uso del fumo "tradizionale" o "elettronico" o di qualsiasi altra cosa. Gli autori e gestori del blog non rispondono di eventuali usi impropri delle informazioni contenute nell'articolo ne di ogni altra azione intrapresa dai lettori ricordando i rischi del fumo attivo e passivo sulla salute. Per smettere di fumare o per maggiori informazioni consulta il tuo medico di fiducia o un esperto. Non iniziare a fumare.