lunedì 15 aprile 2013

Droni, i postini del domani

I droni potrebbero essere i postini del domani, aiutando anche le popolazioni disagiate consegnando loro beni di prima necessità come cibo e farmaci.


Dopo aver subito un duro colpo con l’avvento di Internet e delle e-mail, i tradizionali sistemi di posta cartacea potrebbero dover fare i conti con una nuova innovazione tecnologica. Trattasi deidroni, veicoli aerei di piccole dimensioni in grado di trasportare potenzialmente qualsiasi cosa non superi un certo peso: in futuro, infatti, la posta potrebbe essere consegnata proprio da quadricotteri ed altri veicoli appartenenti alla stessa categoria.

L’idea, per quanto ancora lontana dal trasformarsi in realtà, rappresenta ad oggi una potenziale rivoluzione nel paradigma di consegna di posta e pacchi personali. La ricerca in tal senso continua spedita nella direzione di veicoli aerei sempre più performanti ed autonomi, in grado di raggiungere una determinata area in maniera veloce, efficiente e precisa. E c’è anche chi vuole rendere possibile il loro utilizzo sin da subito per fini umanitari, come proposto dalla startup Matternet.

Quest’ultima è una piccola società fondata da Paola Santana, ex avvocato della Repubblica Dominicana, la quale intende utilizzare i veicoli aerei per aiutare le popolazioni in difficoltà nei paesi in via di sviluppo.Utilizzando squadre di droni sarebbe possibile consegnare medicine e cibo in qualsiasi regione del globo, abbattendo i costi legati alle risorse umane, riducendo al minimo i rischi e aumentando notevolmente l’efficienza. Inoltre, sarebbe possibile consegnare discrete quantità di acqua andandole a raccogliere anche a distanza di chilometri, svolgendo quello che è attualmente il compito di milioni di persone residenti in zone caratterizzate da lunghi mesi di siccità.

Le prime sperimentazioni ad Haiti hanno portato alla luce risultati sicuramente incoraggianti, grazie alla possibilità di consegnare rapidamente medicinali e cioccolata per i bambini anche nelle zone più difficili da accedere. Il tutto, utilizzando semplici quadricotteri alimentati a batteria, i quali ogni 5 chilometri effettuavano una sosta per raccogliere un nuovo pacco da consegnare e sostituire la propria batteria in apposite stazioni di rifornimento popolate da addetti ai lavori.

I droni, insomma, potrebbero presto diventare realtà sia in scenari particolarmente complicati, sia in ambienti urbani per la consegna di posta e pacchi di vario genere. Prima di allora sarà necessario tuttavia convincere le autorità che gestiscono il traffico aereo ad apportare una serie di modifiche alle leggi che ad oggi impediscono la rapida diffusione di tale tecnologia.


1 commento:

  1. Una splendida iniziativa, sotto il profilo umanitario. Ma siamo ancora agli inizi, sia per la parte tecnologica e strutturale (durata delle batterie, limiti di carico, ecc.), sia per le limitazioni che l’ENAC sta imponendo sulle condizioni di volo di questi mezzi.
    Per chi ne avesse solo sentito parlare, i droni sono già utilizzati anche per altre attività, come ad esempio le riprese in volo ravvicinato di eventi sportivi, impossibili da realizzare con qualsiasi altro velivolo. Questo filmato, girato a Valstagna nell’agosto 2012, ne è un tipico esempio: http://www.youtube.com/watch?v=gatXDTm1GTA

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