venerdì 4 maggio 2012

Flickr è morto, Google+ è il futuro

Mentre Google+ continua a raccogliere consensi soprattutto tra i fotografi, Flickr soffre di un costante calo di visite.
Proprio mentre Google ha annunciato l’arrivo di nuove funzionalità sulla sua piattaforma sociale, la comunità di utenti si interroga sul futuro di Google+. Se c’è un settore in cui Google+ ha dimostrato di poter competere con altri servizi è quello della fotografia, e non è un caso che sia proprio un fotografo, Thomas Hawk a chiedersi se il punto di riferimento in questo campo, Flickr, sia destinato alla morte, anche grazie alla migrazione di utenti dal portale di Yahoo a quello di Google.
Secondo l’analisi di Hawk, c’è una tendenza costante che porta ad avvalorare questa ipotesi: il traffico online non è sempre facile da monitorare, ma osservando le statistiche di visualizzazione delle foto su Flickr, e confrontandole con quelle di Google+, si nota un costante calo delle visite su Flickr.
Quest’ultimo ha incassato una diminuzione del 20% nelle visite a partire dall’estate 2011, ovvero quando Google ha lanciato il suo social network. Lo stesso Hawk ha notato questo calo delle visite sul suo profilo Flickr, che sono passate da picchi di 11.000-16.000 fino al valore più basso del 2 dicembre, ovvero 9.978. Sembra, quindi, che a nulla siano valse le novità che Yahoo ha introdotto sul suo sito recentemente.
La stessa foto che su Google+ ha ottenuto 12.919 visite, su Flickr ha collezionato solo 1.033 contatti. Google ha investito molto sulla comunità fotografica, oltre ad aver dimostrato la sua capacità di innovazione.
Ci sono, tuttavia, alcuni settori in cui Flickr ha ancora un vantaggio: per esempio nella gestione dei set fotografici e del guadagno ottenuto dalla collaborazione con Getty Images. Google, infatti, non ha ancora presentato nessuna offerta di stock photography.
Flickr rappresenta il 98% della fotografia sociale, ma ora Google sta lavorando molto meglio: forse le caratteristiche necessarie per compiere il sorpasso arriveranno in futuro. Sulla rete sono presenti anche alternative, come 500px, che punta sull’alta qualità ed una comunità di nicchia, oppure SmugSmug, con la sua piattaforma a pagamento. Ma Google sembra, ad oggi, offrire il miglior servizio per la condivisione sul web.
 
Tecnico Informatico Verona

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