Oggi la home page in lingua inglese di wikipedia è oscurata, e su quella di google c’è la possibilità di partecipare alla protesta compilando un modulo che viene spedito direttamente al congresso usa dove oggi si discute la proposta. I colossi del web, Google Twitter e Yahoo hanno già espresso riserve: la legge in sostanza darebbe al governo un potere immenso di censura simile a quello esercitato sulla rete da Cina Iran e Malesia. Ma non tutti se la sentono di scendere in campo in maniera pesante come sta facendo wikipedia. IL ceo di twitter, Dick Costolo, definisce sciocca l’iniziativa di chiudere un business globale in risposta a una legge locale. Da parte sua la casa Bianca in un comunicato ufficiale, pur riconoscendo l’importanza della lotta alla pirateria, ha affermato che non sosterrà leggi che riducano la libertà di espressione. Una dichiarazione che ha provocato la reazione indignata del magnate dei media Rupert Murdoch che ha definito google il leader della pirateria mondiale e Obama un ostaggio dei padroni della silicon Valley.
Fonte: RaiNews24
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